Il Congresso Unia rivendica una maggiore protezione per tutte le lavoratrici e i lavoratori

Vania Alleva ha consegnato a de Watteville una bottiglia contenente due messaggi: l’uno rivolto a Bruxelles e l’altro destinato a Berna.

Oggi pomeriggio, Unia ha aperto i lavori del suo quarto Congresso ordinario a Ginevra. Fino a sabato a mezzogiorno, i 350 delegati e delegate tracceranno un bilancio delle attività svolte negli scorsi quattro anni e definiranno la strategia e gli obiettivi per i prossimi anni.

Il Congresso ordinario del sindacato Unia si tiene ogni quattro anni. Il Congresso 2016 si svolge all’insegna del motto «Forti nelle aziende, solidali nella società». La presidente Unia Vania Alleva ha sottolineato come Unia abbia potuto consolidarsi ulteriormente rispetto all’ultimo Congresso nel 2012. L’effettivo degli iscritti è cresciuto di anno in anno, superando la soglia dei 200‘000 affiliati alla fine del 2015.

Miglioramenti in diversi importanti contratti collettivi

Unia è inoltre riuscita ad imporre dei miglioramenti in diversi importanti contratti collettivi di lavoro (industria MEM, industria alberghiera e della ristorazione, industria orologiera) e a contrastare gli attacchi sferrati dai datori di lavoro.

Il rapporto con l’Europa

Tema della prima giornata congressuale era il nostro rapporto con l’Europa. Le delegate e i delegati hanno deciso di lanciare una campagna per il miglioramento delle misure di accompagnamento a livello federale e cantonale, se necessario ricorrendo anche agli strumenti della democrazia diretta. «Senza relazioni regolamentate con l’Europa, la Svizzera si taglierà fuori dalla comunità internazionale. Rapporti regolamentati s’impongono però anche sul mercato del lavoro. In caso contrario, come è avvenuto anche il 9 febbraio 2014, la prosecuzione della libera circolazione delle persone non avrà alcuna possibilità di essere approvata dal popolo», sottolinea la risoluzione.

Messaggio per Berna e Bruxelles

Al congresso come ospite è intervenuto Jacques de Watteville, negoziatore capo nelle trattative della Svizzera con l’UE. La presidente Unia Vania Alleva ha consegnato a de Watteville una bottiglia contenente due messaggi:

  • l’uno rivolto a Bruxelles, con la richiesta di non servirsi degli strumenti volti a proteggere i salari e le condizioni di lavoro come merce di scambio nelle trattative con la Svizzera; 
  • e l’altro destinato a Berna, in cui viene ribadito che non è ammissibile che nelle imprese il rispetto delle disposizioni legali e contrattuali venga controllato in media ogni 30 anni. Sono pertanto indispensabili controlli più frequenti.

A conclusione della prima giornata congressuale, i delegati e gli ospiti di Unia raggiungeranno il centro di Ginevra per dare vita ad un’azione sindacale.