Retribuzioni: aumenti dieci volte superiori per i manager

La differenza tra salari è cresciuta ulteriormente anche lo scorso anno.

La differenza tra salari più bassi e salari più alti è cresciuta ulteriormente anche lo scorso anno. Lo rivela il nuovo studio di Unia sulla forbice salariale.

Nelle 40 aziende analizzate dallo studio di Unia, i salari degli amministratori delegati nel 2016 sono aumentati del 7 %. I dipendenti hanno invece dovuto accontentarsi di una aumento reale dello 0,7 %, inferiore dunque di dieci volte. La  orbice salariale si è aperta quindi ancora di più. Se l’anno precedente il rapporto medio tra salario più basso e salario più alto era di 1 :150, nel 2016 è salito a 1 :165.

Differenze aumentano

Le differenze salariali più consistenti si registrano nell’industria alimentare (1 :237) e nell'industria chimica e farmaceutica (1 :217). L’azienda con la forbice salariale più ampia è Roche (1 :266), seguita da UBS (1 :264). Le differenze sono invece più contenute nel commercio al dettaglio (1 :16). Gli amministratori delegati hanno ottenuto aumenti salariali in 26 delle 40 aziende analizzate da Unia.

Coesione sociale

«La differenza salariale è uno dei motori principali delle disuguaglianze presenti nella società», ileva Beat Baumann, economista di Unia. «La distribuzione delle ricchezza dovrebbe funzionare in altro modo : sostenere i salari medi-bassi, per aumentare il potere d’acquisto e migliorare la coesione sociale. Invece si concedono ai manager salari di una dimensione quasi irreale.»

Dibattito politico

In alcune aziende i salari milionari dei CEO contrastano oltretutto in maniera eclatante con le misure di risparmio che hanno colpito il personale e talvolta anche con i risultati aziendali. «Sul piano politico negli ultimi tempi qualcosa si è però mosso, grazie ai dibattiti sulla limitazione dei salari dei manager nelle imprese parastatali», nota ancora Baumann. Se le stesse regole discusse in parlamento dovessero essere applicate all’economia privata, lo scorso anno i salari più alti avrebbero dovuto essere ridotti dell’80 %.