«Giù le mani dalle nostre domeniche»

L’iniziativa ginevrina è nata come risposta alla mozione di Fabio Abate sull’apertura domenicale nelle zone turistiche

A Ginevra si vota su un’iniziativa che pone un freno all'apertura domenicale dei negozi. Unia è tra i promotori.




 

Il 27 novembre le cittadine e i cittadini di Ginevra saranno chiamati alle urne per esprimersi su un’iniziativa che vuole vietare le vendite domenicali nel cantone sulla base della nozione di zona turistica. Nello stesso tempo dovranno votare su un controprogetto adottato dal parlamento cantonale che vuole permettere l’apertura dei negozi il 31 dicembre e durante tre altre domeniche l’anno.

Status quo

L’iniziativa cantonale « Giù le mani dalle nostre domeniche » è stata lanciata nel 2013 da Unia, dal Partito socialista, dall’alleanza di sinistra Ensemble à Gauche e dai Verdi come reazione alle proposte avanzate al parlamento federale volte ad allentare il divieto di lavoro domenicale nelle regioni turistiche (mozione di Fabio Abate). Se l’iniziativa fosse approvata, nel commercio al dettaglio non sarebbe più possibile ricorrere alla nuova nozione di zona turistica per ottenere l’apertura domenicale dei negozi. L’iniziativa non influisce invece sull’apertura domenicale nelle stazioni, negli aeroporti e nelle stazioni di servizio.

Meccanismo di sicurezza

«Nel frattempo abbiamo visto che la modifica dell’ordinanza sulle Legge del lavoro rispetto alle zone turistiche ha avuto un impatto circoscritto, limitato sostanzialmente a Ticino e Grigioni », osserva Joel Varone, segretario sindacale di Unia a Ginevra. « L’iniziativa crea però dei meccanismi di sicurezza in vista delle trasformazioni che il commercio al dettaglio ginevrino subirà nei prossimi cinque anni, con l’apertura di grandi superfici commerciali nelle stazioni della linea CEVA e il previsto ampliamento degli spazi di vendita dell’aeroporto (Balexert bis). Tra cinque anni i negozi con apertura domenicale aumenteranno e questo spingerà anche i negozi in centro a cercare di ottenere le stesse condizioni, ricorrendo alla nozione di zona turistica. »

Controprogetto

La destra nel parlamento ginevrino ha preteso che all’iniziativa fosse opposto un controprogetto. La proposta scaturita dal dibattito parlamentare ha tuttavia recepito anche le istanze sindacali : il controprogetto prevede di autorizzare l’apertura dei negozi il 31 dicembre e durante altre tre domeniche l’anno, a condizione però che esista un contratto collettivo di lavoro (CCL) di obbligatorietà generale. In altre parole, l’applicazione della nuova norma è condizionata da un accordo tra datori di lavoro e lavoratori.