Salario minimo cantonale a Neuchâtel

Si tratta di un segnale per il Ticino, dove è stata approvata un’iniziativa popolare che va nello stesso senso.

Il Tribunale federale ha respinto il ricorso del padronato contro il salario minimo cantonale a Neuchâtel. La decisione apre la porta all’introduzione di una paga minima oraria di 20 franchi.

Il parlamento cantonale neocastellano aveva deciso nel 2014 di introdurre un salario minimo cantonale. Contro la decisione avevano fatto ricorso varie associazioni padronali. La decisione odierna del Tribunale federale dà finalmente luce verde all’introduzione della tariffa oraria minima.

Segnale per altri cantoni

Si tratta anche di un segnale per altri cantoni, in particolare per il Ticino, dove nel 2015 è stata approvata un’iniziativa popolare che va nello stesso senso. L’iniziativa finora non è stata applicata.

Strumento contro il dumping

Il salario orario di 20 franchi deciso a Neuchâtel è inferiore al salario minimo rivendicato da Unia, pari a 22 franchi. Si tratta però della prima norma cantonale sui salari minimi ad entrare in vigore.

Unia spera che l’esempio di Neuchâtel faccia scuola e che anche altri cantoni introducano misure simili. I salari minimi sono uno strumento importante per la lotta contro il dumping salariale.