Sicurezza per donne e bambini in fuga

Le donne di Unia domandono corridoi umanitari sicuri e misure specifiche nei campi profughi.

In una risoluzione, la conferenza delle donne di Unia chiede misure di protezione particolari per le donne e i bambini in fuga da paesi in guerra.

«Per le donne e i bambini in fuga la violenza è onnipresente; quasi sempre sotto forma di violenza a sfondo sessuale», si legge nella risoluzione. Secondo le stime, circa la metà delle persone attualmente in fuga sono donne e minori. Sulle rotte dei migranti e nei campi profughi sono spesso in balia di forme di violenza sessuale, senza la possibilità di difendersi. Per questo la risoluzione domanda tra le altre cose corridoi umanitari sicuri e misure specifiche nei campi profughi.

Le donne di Unia chiedono inoltre che la Svizzera accolga rapidamente e senza troppi ostacoli burocratici 50 000 profughi, con particolare attenzione per le categorie più deboli, e che la Segreteria di Stato della migrazione registri sistematicamente le forme specifiche di persecuzione delle donne e di genere. «Solo se si hanno dati attendibili su queste forme specifiche di violenza, è possibile elaborare misure di protezione e di assistenza adatte», afferma Leena Schmitter, portavoce di Unia.