«Il tempo delle donne»

Il lavoro femminile fra precariato, bassi salari e lavoro gratuito. L’11 marzo a partire dalle 9 presso il cinema Forum di Bellinzona, Unia organizza una giornata di riflessione con film, dibattito e testimonianze.

La manifestazione, promossa dal Gruppo donne e dal Gruppo giovani di Unia Ticino e Moesa, prevede in particolare la proiezione del film «7 minuti» di Michele Placido, un dibattito con Angelica Lepori, docente e ricercatrice Supsi nonché un incontro con la collega italiana Rosaria Scollo, delegata sindacale della Fiom Cgil.

A pochi giorni dalla giornata internazionale della donna dell’8 marzo, verrà raccontata la vita quotidiana delle donne, confrontate con precarietà, orari di lavoro spezzettati, difficoltà di conciliare vita privata e professione, ecc.

Tra lavoro domestico e professione

Si cercherà anche di dimostrare quanto poco venga riconosciuto nella nostra società il tempo speso dalle donne, tra lavoro domestico ed esercizio di una professione in un contesto di precarietà, di disparità salariale, di sotto-occupazione, di flessibilità assoluta, di sfruttamento. Tutti fenomeni che non a caso si osservano soprattutto nei rami professionali tipicamente femminili.

Lavoro non retribuito

A questo si aggiunge la problematica del lavoro non retribuito, che influenza in maniera determinante le scelte professionali e che ha delle ricadute sociali ed economiche che penalizzano le donne durante tutto il corso della loro vita, fino alla pensione e oltre.

«7 minuti»

Di tutto questo «tempo delle donne» racconta il film «7 minuti» di Michele Placido, una storia realmente accaduta in Francia, a Yssingeaux, dove un’azienda tessile viene acquisita da una multinazionale estera che chiede alle operaie di accettare una riduzione di 7 minuti della pausa pranzo che ne durava 15 (e trent’anni prima 60), mettendole così di fronte al terribile ricatto «o la rinuncia ai 7 minuti o la perdita del posto».