Generali: il bicchiere è mezzo pieno

La determinazione del personale di Generali ha permesso di mantenere molti posti di lavoro a Nyon.

Dovevano essere 108 i posti di lavoro trasferiti dall’assicuratore Generali dalla sede di Nyon, nel canton Vaud, a quella di Adliswil, nel canton Zurigo, secondo il piano presentato dal gruppo a novembre. Grazie alla mobilitazione del personale, sostenuto da Unia, e dopo un dialogo non sempre facile con la direzione del gruppo, 48 posti rimarranno a Nyon.

Meno trasferimenti

Il ridimensionamento del piano di ristrutturazione è stato presentato da Generali al personale alla fine di gennaio, al termine della fase di consultazione. Concretamente, i posti di lavoro trasferiti d’autorità nel canton Zurigo saranno solo 40. Sette dipendenti hanno accettato volontariamente di spostarsi a Zurigo, sei hanno lasciato il gruppo e altri sette sono stati ricollocati all’interno dell’azienda a Nyon. Nella località vodese rimarranno buon parte degli impiegati del servizio informatico e 13 persone attive nella gestione dei contenziosi, che dovrebbero confluire in un nuovo centro per la clientela.

Il personale resta vigile

L’assemblea del personale ha approvato la proposta, chiedendo però garanzie per il mantenimento effettivo dei posti di lavoro. Il personale ha conferito all’unanimità a Unia e alla delegazione del personale un mandato per negoziare una piano sociale che protegga l’insieme dei dipendenti di Generali. I negoziati con la direzione dovranno giungere a conclusione il 20 febbraio prossimo. Fra i dipendenti vi è però ancora una certa cautela. «Siamo contenti per i 48 posti di lavoro salvati, ma siamo convinti che si tratti solo di una soluzione temporanea», ha dichiarato un membro della delegazione del personale al settimanale di Unia L’Evénement syndical.

Consultazione fruttuosa

Il risultato ottenuto è in ogni caso la prova di un accurato lavoro di analisi del piano di ristrutturazione. I dipendenti hanno potuto dimostrare che i costi di ristrutturazione e di delocalizzazione erano stati sottovalutati. Nel rapporto di oltre 150 pagine consegnato alla direzione di Generali, gli impiegati hanno fornito analisi dettagliate e proposte concrete per aumentare l’efficacia e la qualità delle prestazioni.

La lotta paga

Alla fine dello scorso mese di novembre, dopo l’annuncio della delocalizzazione, i dipendenti di Generali avevano dato a Unia il mandato di difendere i loro interessi. Il sindacato ha organizzato l’elezione di una delegazione del personale e sostenuto la procedura di consultazione. Durante questo processo i dipendenti hanno dovuto organizzare due mezze giornate di sciopero per far rispettare i loro diritti. È la prima volta che accade in una compagnia di assicurazioni in Svizzera.