L’alleanza solidale cresce

Organizzazioni migranti e solidali, partiti e sindacati insieme contro la discriminazione.

S’intitola «la povertà non è un reato» l’alleanza che intende apportare dei miglioramenti alla Legge sugli stranieri. L’obiettivo è quello di evitare espulsioni, declassamenti del permesso di soggiorno o mancate naturalizzazioni per le persone senza passaporto che fanno ricorso agli aiuti sociali.

L’alleanza lanciata da Unia migrazione per rettificare gli inasprimenti entrati in vigore nel 2019 della Legge sugli stranieri ha raccolto le adesioni di decine e decine di organizzazioni progressiste e antirazziste sparse sul territorio svizzero.

La petizione

Il primo passo dell’alleanza è stato quello di lanciare una petizione che chiede ai consiglieri nazionali di sostenere l’iniziativa parlamentare, intitolata «La povertà non è un reato», ideata dalla socialista Samira Marti per correggere la Legge sugli stranieri.

Questa petizione chiede quindi che tutti gli stranieri in Svizzera da più di 10 anni non siano passibili di espulsione se richiedono gli aiuti sociali a causa della perdita del posto di lavoro, per un incidente, una crisi economica, una malattia, il divorzio o altre situazioni di necessità personali. Le firme raccolta ad oggi sono già circa 9000.

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