È l’ora del contratto!

I corrieri di Uber Eats devono essere sottoposti alle condizioni di lavoro del ramo gastronomico (azione sindacale a Ginevra).

Un nuovo rapporto, commissionato dal sindacato Unia, mostra che i corrieri e le corriere della società di consegna di cibo Uber Eats devono essere soggetti ai salari e agli orari di lavoro del Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) del ramo alberghiero e della ristorazione.

Il modello Uber è sempre di più sotto pressione. Grazie anche all’attività sindacale di Unia, il colosso statunitense è costretto ora ad adeguare le condizioni dei suoi lavoratori e delle sue lavoratrici alle leggi e ai contratti di lavoro vigenti. Uber Eats, in particolare, è stato riportato all’ordine da diverse istituzioni elvetiche.   

Il 29 maggio 2020, il tribunale amministrativo di Ginevra ha stabilito che Uber Eats svolge attività di prestito del personale a favore delle aziende di ristorazione. Così facendo, il tribunale ha confermato una decisione dell'Ufficio del lavoro di Ginevra dell'11 giugno 2019. I corrieri devono quindi essere considerati come lavoratori dipendenti e godere di tutti i diritti annessi. La favoletta del presunto "lavoro autonomo" dei dipendenti di Uber è stata sconfessata.

Il 10 dicembre 2020, la Commissione federale delle poste (PostCom) ha inoltre decretato, in relazione a Uber Eats, che il servizio Uber Portier deve essere considerato come fornitore di servizi postali e quindi rispettare le condizioni di lavoro del settore. Questo significa applicare contratti collettivi di lavoro vigenti o di negoziare un Ccl con le parti sociali.

Il rapporto

Il Professor Kurt Pärli dell’Università di Basilea, in un rapporto appena pubblicato, ha mostrato quali conseguenze queste decisioni legali dovrebbero avere in termini di contratti di lavoro e di livelli salariali per i corrieri e le corriere di Uber Eats. Pärli è giunto alla conclusione che il Ccl Prestito di personale, d’obbligatorietà generale, e il Ccnl per l'industria alberghiera e della ristorazione, anch'esso universale, sono applicabili ai corrieri.

Per quanto riguarda i salari e gli orari di lavoro, si dovrebbero applicare le disposizioni dell’articolo 3 del Ccnl per il settore alberghiero e della ristorazione. In concreto, questo significa un salario orario di oltre 23 franchi (comprese le quote di tredicesima, le ferie e i giorni festivi) e un orario di lavoro massimo di 42 ore settimanali.

Il modello ginevrino

In risposta alla sentenza del Tribunale amministrativo di Ginevra, Uber Eats ha assunto i suoi corrieri lo scorso settembre attraverso una società associata (Chaskis). Poiché l'ordinanza sulle agenzie interinali vieta il subappalto del personale, questo costrutto aziendale composto da Uber, Chaskis e i ristoranti dovrebbe essere considerato illegale. Per il sindacato Unia, Uber deve finalmente assumersi la sua responsabilità come datore di lavoro o essere costretta a farlo dalle autorità.