I cantieri si fermano per tre giorni

La mancanza di rispetto degli impresari costruttori nei loro confronti riempie d’indignazione i lavoratori edili

Oggi i cantieri ticinesi sono fermi in segno di protesta. Da mesi la Società svizzera degli impresari costruttori rifiuta di risolvere i problemi sui cantieri. La mancanza di rispetto degli impresari costruttori nei loro confronti riempie d’indignazione i lavoratori edili. Domani, martedì, le azioni di protesta proseguono nella Svizzera tedesca.

Da mesi la Società svizzera degli impresari costruttori rifiuta di risolvere i problemi sui cantieri. Alla fine dell’anno, il Contratto nazionale mantello per l’edilizia principale (CNM) vcontro il dumping salariale e contro le intemperie, dall’inizio del 2015 la Società svizzera degli impresari costruttori rifiuta di sedersi al tavolo negoziale per il rinnovo del CNM.

Difendere la rendita a 60 anni

Inoltre, essa attacca la rendita a 60 anni. Prendendo a pretesto il numero temporaneamente accresciuto di lavoratori edili che si avvicinano alla pensione, intende ridurre le rendite e aumentare l’età pensionabile.

Lavoratori edili infuriati

Questa mancanza di rispetto degli impresari costruttori nei loro confronti riempie d’indignazione i lavoratori edili, che lavorano duramente giorno per giorno. Per questa ragione, dal 9 all’11 novembre, numerosi cantieri resteranno fermi. Sono previste manifestazioni di protesta il 9 novembre in Ticino, il 10 novembre nella Svizzera tedesca e l’11 novembre nella Svizzera romanda.