Ispettori sindacali: a Ginevra rinforzati strumenti contro il dumping

Più controlli, più protezione

A Ginevra i sindacati l’hanno spuntata: sono riusciti a far rafforzare gli strumenti per lottare contro il dumping salariale. A partire dall’anno prossimo sarà creata a livello cantonale un’ispezione paritetica dell’impiego (IPE). Unia si rallegra.

Venerdì scorso, il Gran consiglio ginevrino ha infatti accettato, all’unanimità, il controprogetto all’iniziativa dei sindacati: rivendicavano un rinforzo dei controlli sulle condizioni di lavoro per lottare tra l’altro contro il dumping salariale. Un tema questo importante alla luce dei tanti casi di abusi che i sindacati hanno riscontrato sui cantieri, ma non solo.

24 ispettore

«Invece di designare i lavoratori e le lavoratrici straniere come capri espiatori e quindi chiedere la chiusura delle frontiere, il Gran consiglio ginevrino ha deciso di rinforzare il controllo delle condizioni di lavoro», si rallegra il sindacato Unia, che da tempo lotta per ottenere questi miglioramenti. Infatti, invece di punire i lavoratori saranno perseguiti i datori di lavoro responsabili del peggioramento delle condizioni di lavoro.

La nuova normativa prevede in particolare che a partire dall’anno prossimo siano attivi sul territorio 24 ispettori e ispettrici: 12 proposti dai sindacati e altrettanti dal padronato. Saranno autorizzati a effettuare dei controlli in settori dove vige un Contratto collettivo di lavoro, ma anche in quelli dove non c’è. Per Unia si tratta di una vittoria importante. Essa «permetterà alle organizzazioni sindacali di accedere a numerose imprese dove i diritti sindacali sono oggi inesistenti», rileva il sindacalista ginevrino Joël Varone. Inoltre, se finora i sindacati hanno dovuto fare i conti con condanne per violazione di domicilio, adesso ottengono il diritto di accedere a tutte le imprese per controllare. Per capire l’importanza della novità basti pensare che quando i sindacati avevano lanciato la loro iniziativa, che è all’origine della riforma e che è stata ritirata, a Ginevra vi era un ispettore per ogni 22 000 lavoratori del settore privato. Adesso ce ne sarà almeno uno ogni 10 000, ciò che corrisponde alle raccomandazioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro.

Controlli più credibili

I sindacati sperano di riuscire a fare controlli più credibili che in passato e di sanzionare chi non rispetta i contratti o la legge sul lavoro, che contiene le principali disposizioni sul tempo di lavoro e gli obblighi legati a salute e sicurezza.