Pensionati/e Unia: per una vecchiaia dignitosa e una società solidale

Una commissione dei pensionati/e Unia 2019. Quest'anno, le decisioni sono state prese con voto per corrispondenza.

A causa della situazione attuale, le decisioni della conferenza annuale dei pensionati/e Unia sono state prese con voto per corrispondenza. I pensionati hanno espresso il loro punto di vista su una serie di questioni sociali. Si battono per una società solidale che non lascia nessuno indietro.

I pensionati del sindacato Unia ricordano ai politici la loro responsabilità sociale. La situazione del coronavirus aggrava le differenze tra ricchi e poveri, mentre alcuni mettono gli anziani e i giovani gli uni contro gli altri. La politica deve prendere delle contromisure.

Evitare le difficoltà finanziere

Ci vuole un'azione coraggiosa e solidale, affinché tutti i/le dipendenti/e e le imprese, i cui posti di lavoro sono andati totalmente o in parte perduti, non si trovino in difficoltà finanziarie. L'indennità per lavoro ridotto dovrebbe sostituire al 100% i salari fino a 5000 franchi. Inoltre, c'è bisogno di un fondo nazionale di aiuto adeguatamente finanziato per tutti i settori della popolazione colpiti dalla crisi e impossibilitati a richiedere l’indennità per lavoro ridotto.

Rafforzare il sistema sanitario

Il settore sanitario, in tutti i suoi aspetti, deve essere al servizio della popolazione e non essere condizionato dalla massimizzazione del profitto. Per noi pensionati/e, i/le operatori/trici che garantiscono cure di lunga durata esercitano professioni di rilevanza sistemica, che meritano un maggior apprezzamento. Noi pensionati/e Unia sosteniamo la loro lotta per salari migliori, ma anche per migliori condizioni di lavoro affinché possano prendersi più cura dei/delle loro pazienti.

Clima e pensioni: non sono battaglie tra generazioni

Non vanno poi dimenticati temi come il cambiamento climatico, se vogliamo che il nostro pianeta rimanga vivibile anche per le generazioni future. Le generazioni non devono essere messe l'una contro l'altra.

Lo stesso vale per la previdenza per la vecchiaia: Chi ha lavorato tutta una vita merita una buona pensione. Ma le rendite AVS sono troppo basse e quelle delle casse pensioni sono in caduta libera. Invece, gli affitti e i premi dell'assicurazione malattia non fanno che aumentare. Per vivere resta sempre di meno. Particolarmente grande è il ritardo accumulato dalle pensioni delle donne. È quindi giunto il momento per una 13° rendita AVS.