L'AD elegge Vania Alleva alla presidenza di Unia

Vania Alleva

Renzo Ambrosetti

L’Assemblea dei/delle delegati/e (AD) del sindacato Unia ha eletto oggi Vania Alleva, finora co-presidente, alla presidenza del più grande sindacato della Svizzera. L’assemblea ha inoltre reso omaggio al co-presidente uscente Renzo Ambrosetti, che vanta una carriera sindacale di quasi 40 anni e a fine agosto andrà in pensione.

Con l’elezione alla presidenza della quarantacinquenne Vania Alleva, Unia completa con successo il cambio generazionale ai vertici dell’organizzazione. Vania Alleva, che riveste anche la carica di co-presidente dell’Unione sindacale svizzera, aveva iniziato la sua carriera sindacale nel 1997 e dal 2012 ricopre la carica di co-presidente di Unia. Nel discorso d’insediamento Alleva ha esortato le delegate e i delegati a respingere gli attacchi borghesi volti a ridurre i salari, degradare le condizioni di lavoro e minare la previdenza per la vecchiaia.

Omaggio a Renzo Ambrosetti

Le delegate e i delegati hanno reso omaggio all’eminente sindacalista Renzo Ambrosetti, che aveva iniziato la sua carriera sindacale nell’FLMO quasi quarant’anni fa. In veste di presidente dell’FLMO (carica assunta nel 2000), ha svolto un ruolo di primo piano nella fusione con il sindacato SEI e la fondazione di Unia. Dalla nascita di Unia nel 2004 ha ricoperto la carica di co-presidente. Forte della sua vasta esperienza nei settori dell’industria e dell’artigianato, Renzo Ambrosetti ha svolto un autorevole ruolo d’integrazione sia all’interno del sindacato che nei confronti del padronato e delle autorità.

Crescente peso delle donne

Véronique Polito (38 anni), segretaria centrale dell’Unione sindacale svizzera, succederà a Renzo Ambrosetti nel Comitato direttore di Unia. Anche la sua elezione è espressione del cambio generazionale e del crescente peso delle donne all’interno del sindacato Unia. Il Comitato direttore di Unia è ormai composto da cinque uomini e quattro donne.

Sostegno ai lavoratori edili

Le delegate e i delegati Unia hanno espresso solidarietà ai lavoratori dell’edilizia principale, il cui Contratto nazionale mantello giungerà a scadenza a fine anno. L’assemblea ha approvato una risoluzione in cui esorta gli impresari costruttori a rinunciare alla loro politica di blocco e a sedersi al tavolo negoziale per scongiurare un vuoto contrattuale nel 2016.