Intesa sul futuro del pensionamento a 60 anni nell’edilizia

Il nuovo contratto garantisce il pensionamento a 60 anni senza riduzioni delle prestazioni.

Le trattative condotte tra la Società svizzera degli impresari costruttori e i sindacati Unia e Syna si sono concluse con successo. Le parti contraenti hanno raggiunto un’intesa su un nuovo Contratto nazionale mantello (CNM) per il settore dell’edilizia principale. Il nuovo contratto recepisce poche modifiche. Garantisce inoltre il pensionamento a 60 anni senza riduzioni delle prestazioni. Sabato prossimo la Conferenza professionale dell’edilizia di Unia si pronuncerà sul risultato negoziale.

Martedì 8 dicembre le delegazioni della Società svizzera degli impresari costruttori e dei sindacati Unia e Syna si sono riunite a Olten e hanno raggiunto un’intesa su un nuovo Contratto nazionale mantello (CNM) per l’edilizia principale. Il nuovo contratto entra in vigore il 1° gennaio 2016 e giungerà a scadenza alla fine del 2018. Il CNM introduce il divieto di pagamento in contanti dei salari. Le prestazioni del vecchio CNM restano invariate. Inoltre, dal 2017 l’indennità per il pranzo sarà aumentata da 15 a 16 franchi.

Garantito il futuro del pensionamento a 60 anni nell’edilizia

Onde garantire il sistema del pensionamento a 60 anni in vigore, le parti sociali hanno convenuto di aumentare di due punti percentuali i contributi versati alla Fondazione per il pensionamento anticipato (FAR) a decorrere dal 1° luglio 2016. L’1,5% dei contributi supplementari sarà a carico dei datori di lavoro e lo 0,5% a carico dei lavoratori attivi.

Gli organi decisionali devono pronunciarsi sul risultato negoziale

Il risultato negoziale sarà sottoposto agli organi decisionali competenti. Le Conferenze professionali di Unia e Syna si pronunceranno sabato prossimo e la Società svizzera degli impresari costruttori convocherà un’assemblea straordinaria dei delegati il 13 gennaio 2016.