140'000 firme per maggiore responsabilità delle multinazionali

Le multinazionali domiciliate in Svizzera non devono più sfruttare gli esseri umani né danneggiare l'ambiente.

Oltre 140'000 persone hanno già firmato l’iniziativa per multinazionali responsabili. L’iniziativa chiede regole vincolanti a tutela dei diritti umani e l’ambiente anche all’estero. Anche Unia sostiene l’iniziativa.

Schiavitù nella pesca del gamberetto, lavoro dei bambini nelle piantagioni di cacao, violazioni dei diritti umani nelle miniere d’oro – sono solo alcuni degli esempi più recenti di attività problematiche di multinazionali svizzere all’estero. Il Parlamento ed il Consiglio federale hanno finora rifiutato regole vincolanti e continuano a puntare esclusivamente sull'impegno volontario delle multinazionali.

Per un obbligo di dovuta diligenza

Per esercitare la necessaria pressione sulla politica, 77 organizzazioni della società civile hanno lanciato un’iniziativa popolare per una maggiore responsabilità delle multinazionali a fine aprile 2015. L’iniziativa chiede che le multinazionali svizzere integrino un obbligo di dovuta diligenza in materia di diritti umani e d’ambiente nell’insieme delle loro relazioni d’affari. Se una multinazionale non adempie a questo obbligo, sarà chiamata a rispondere dei danni causati all’estero dalle società che controlla. L’iniziativa verrà depositata in ottobre.