La parità salariale, un’urgenza

Stanche di aspettare: le donne di Unia vogliono la parità salariale subito

7,7 miliardi di franchi: a tanto ammonta la differenza salariale annuale tra donne e uomini in Svizzera. Il 14 giugno, anniversario dello sciopero delle donne del 1991, Unia ha lanciato un’iniziativa per la parità salariale nel canton Giura e organizzato azioni in tutta la Svizzera. In discussione anche un’iniziativa a livello federale.

La Costituzione federale parla chiaro: «Uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore». Da 22 anni è in vigore anche la legge federale sulla parità dei sessi. Ciononostante le donne in Svizzera continuano a guadagnare in media il 20% in meno dei loro colleghi.

Iniziativa nel Giura

Per spingere le autorità ad affrontare finalmente il problema, la regione Unia Transjurane ha lanciato il 14 giugno un’iniziativa cantonale generica per la parità salariale. «Con questo progetto, Unia Transjurane invia un segnale forte  a tutta la Svizzera!», ha notato Vania Alleva, presidente di Unia. Il testo esige dal parlamento giurassiano misure concrete  per realizzare la parità salariale.

Azione a Berna

Lo stesso giorno a Berna è stata organizzata un’azione sulla Piazza federale per richiamare i parlamentari alle loro responsabilità. Nell’autunno del 2014 il Consiglio federale ha riconosciuto le lacune nella realizzazione della parità salariale. Dal punto di vista di Unia, la proposte sono però deludenti. In particolare non sono previste sanzioni per le aziende che violano la legge.

Iniziativa «Subito»

«Le esperienza fatte finora dimostrano che le misure su base volontaria non funzionano», scrive Unia in un comunicato. «Servono controlli salariali rigorosi e sanzioni per le imprese.» Per questo Unia ha chiesto all’Unione sindacale svizzera di valutare il lancio di un’iniziativa popolare che metta finalmente in pratica la parità salariale.