Evoluzione degli iscritti: bilancio in chiaroscuro

Unia: circa 190 000 membri a fine 2019.

Al termine del 2019 il Sindacato Unia contava 188 259 membri, equivalenti a un calo del 2,5 per cento del numero complessivo di affiliate e affiliati. Nel settore dei servizi, a fine anno registrava invece un aumento dell’1,1 per cento di iscritte e iscritti e dello 0,3 per cento della quota di donne.

Dopo anni di aumento del numero di persone iscritte, nel 2019 Unia ha registrato un calo del 2,5 per cento attestandosi a 188 259 unità. Questo dato racchiude tuttavia alcune note positive, quali la stabilità della quota di associate e associati in età lavorativa (90%), l’aumento del tasso di donne (26,2%) e l’incremento del numero di iscritte e iscritti in alcuni rami dei servizi come le pulizie (+4,5%) e le professioni sanitarie (+3,3%). Ma nell’anno dello sciopero delle donne, Unia ha incrementato i propri membri anche in altri ambiti tipicamente femminili come l’industria orologiera (+0,4%) e l’economia domestica (+1,9%).

Attualmente, il settore dei servizi (+1,1%) con circa 55 000 membri iscritti è l’ambito più numeroso del Sindacato interprofessionale. La flessione verificatasi negli ambiti tradizionali come l’edilizia e l’industria va ricondotta in particolare al mutamento strutturale persistente (numero di addetti in calo da anni), al diffondersi del precariato, alla dilagante pratica del subappalto nonché alla crescente volatilità del mercato del lavoro.