Philip Morris delocalizza

Dietro la soppressione dei posti di lavoro si nascondono strategie di delocalizzazione (foto: pixabay.com)

La multinazionale del tabacco Philip Morris ha annunciato la soppressione di 265 posti di lavoro nei suoi centri di Losanna e Neuchâtel. A questa prima ristrutturazione ne seguirà una seconda che farà salire ulteriormente il numero di persone che perderanno il lavoro.

L’azienda si giustifica dicendo di voler sostituire le sigarette con prodotti meno nocivi ma in realtà dietro questa scelta si nascondono strategie di delocalizzazione. Unia ha offerto il suo appoggio a tutto il personale coinvolto.