Nuovi diritti per i padri e per chi assiste i propri familiari

Per una vera parità, è necessario un congedo di paternità degno di questo nome.

Da quest'anno i padri e coloro che assistono i propri familiari beneficiano di nuovi diritti: un congedo di paternità di due settimane per i padri che lavorano e tre giorni di congedo pagato al 100% per la presa a carico di un bambino o di un familiare malato.

Dal 1° gennaio 2021, i padri che lavorano hanno diritto a un congedo di paternità di due settimane (10 giorni lavorativi). Viene finanziato mediante le indennità di perdita di guadagno (IPG). L’indennità giornaliera ammonta all’80% del reddito medio.

Il congedo può essere preso in un unico blocco o in diverse volte nei sei mesi che seguono la nascita della figlia o del figlio. Si somma ai giorni di vacanza e dovrebbe anche aggiungersi al congedo previsto dal contratto collettivo (CCL).

Beneficiano del congedo anche i padri in disoccupazione.

Assistenza ai familiari

Dal primo gennaio 2021 sono previsti tre giorni di congedo pagato al 100% del reddito medio per brevi assenze dal lavoro (al massimo 3 giorni per caso) per assistere una figlia o un figlio o un familiare malato. La durata complessiva per i familiari è limitata a 10 giorni all’anno.

Dal 1° luglio, i genitori che devono interrompere o ridurre il lavoro per occuparsi di una/un figlia/o minorenne gravemente malata/o possono usufruire di un congedo di 14 settimane pagato dall’IPG.

Può essere suddiviso tra i due genitori e deve essere preso nell’arco di 18 mesi, in una sola volta o in singoli giorni. Copre l’80% del reddito medio.

Misure ancora insufficienti

Per Unia queste misure vanno nella giusta direzione, ma sono ancora largamente insufficienti. Per una vera parità, occorre un congedo di paternità o un congedo parentale degno di questo nome.

Due settimane per i padri sono ovviamente troppo brevi per permettere a una coppia di condividere realmente il lavoro domestico e di cura e per passare abbastanza tempo con il proprio bambino. Un tale congedo non prende sul serio l'importanza dell'arrivo di un figlio o di una figlia nella vita di una famiglia.

Anche i congedi per coloro che assistono i propri familiari potrebbero essere più ambiziosi e generosi: per tener conto della realtà dei genitori, 5 giorni per caso di malattia e più di 20 settimane per i figli minorenni gravemente malati dovrebbero essere il minimo.