Il personale curante manifesta a Berna a favore di un SÌ all’iniziativa sulle cure

La priorità è un forte SÌ all’iniziativa sulle cure in votazione il 28 novembre.

Le condizioni di lavoro erano già precarie prima della pandemia.

Oggi in tutta la Svizzera il personale curante è sceso in piazza a favore di un SÌ all’iniziativa sulle cure. Negli scorsi 20 mesi ha lavorato allo stremo delle forze. Molti abbandonano la professione perché la pressione è semplicemente troppo elevata. Ora tutto il personale curante rivendica un chiaro SÌ all’iniziativa sulle cure, investimenti nel personale e un finanziamento equo delle cure, che garantisca innanzitutto buone condizioni di lavoro e più personale.

Oltre 5000 persone addette alle cure o impiegate in altre professioni sanitarie hanno manifestato oggi a Berna per rivendicare migliori condizioni di lavoro nelle cure. La loro massima priorità è un forte SÌ all’iniziativa sulle cure in votazione il 28 novembre.

L’approvazione dell’iniziativa crea infatti le premesse per buone condizioni di lavoro, un finanziamento equo delle cure e la promozione della formazione e del perfezionamento a tutti i livelli.

La pressione è troppo elevata, le condizioni pessime

Negli scorsi 20 mesi, il personale curante delle case per anziani e di cura ha lavorato allo stremo delle forze: le condizioni di lavoro erano già precarie prima della pandemia.

Infatti, come emerge da un sondaggio condotto da Unia nel 2019,

  • circa il 90% delle persone impiegate nelle cure ha indicato che lavora costantemente sotto stress e sotto pressione,
  • il 67% accanto al lavoro non ha tempo per la famiglia e lo svago
  • e solo il 13% considera il proprio salario adeguato.

Ne consegue un alto tasso di abbandono della professione: quasi la metà delle persone impiegate nelle cure getta la spugna.

SÌ all’iniziativa sulle cure poiché crea le premesse per un miglioramento

Per il personale curante è chiaro: accanto a un’offensiva nella formazione sono soprattutto necessarie misure volte a valorizzare maggiormente la propria professione. «Solo grazie a buone condizioni di lavoro e personale a sufficienza coloro che hanno appena concluso la formazione in ambito sanitario non abbandoneranno la professione. Il controprogetto all’iniziativa ignora completamente questo aspetto» afferma Sandra Schmied, infermiera e iscritta di Unia.

In occasione dell’odierna manifestazione, il personale curante rivendica pertanto insieme a Unia:

  • investimenti nel personale: una chiave di ripartizione del personale più elevata e aumenti salariali;
  • un finanziamento delle cure equo che renda possibili buone condizioni di lavoro e cure di qualità.