Più di 15'000 edili combattivi manifestano a Zurigo

Più di 15'000 edili combattivi manifestano a Zurigo

I lavoratori edili sono accorsi da tutte le regioni della Svizzera per rivendicare buone condizioni di lavoro nell'edilizia.

Molti lavoratori edili sono arrivati anche dal Ticino.

Complice il bel tempo, un imponente corteo di edli ha sfilato per le vie di Zurigo.

L'enorme striscione"Stop all'attacco al CNM!" sul ponte Urania.

Edili di Basilea e dintorni

"Stop all'attacco al CNM!" è anche il messaggio delle numerosissime t-shirt rosse.

Tre degli oltre 15'000 edili combattivi

Oltre quindicimila lavoratori edili hanno ribadito senza mezzi termini che non accetteranno peggioramenti delle loro condizioni di lavoro. Gli impresari costruttori sognano infatti una totale deregolamentazione degli orari di lavoro, che spalancherebbe le porte a giornate lavorative ancora più lunghe in estate, nei periodi di grande calura. Gli edili esigono invece una maggiore protezione della loro salute.

Il Contratto nazionale mantello (CNM) per l’edilizia principale, che disciplina le condizioni di lavoro di quasi 80'000 lavoratori edili, giunge a scadenza alla fine di quest’anno. I lavoratori edili lottano per un nuovo contratto che garantisca buone condizioni di lavoro.

Esigono una maggiore protezione della salute e orari di lavoro più equi e non accettano più il furto delle ore nell’ambito del tempo di viaggio e delle intemperie. Ma nelle tornate salariali condotte finora, gli impresari costruttori non sono neppure entrati nel merito di queste rivendicazioni.

No al diktat del padronato sugli orari di lavoro

La Società svizzera degli impresari costruttori punta invece ad abolire completamente il calendario delle ore di lavoro e ad attenersi unicamente ai limiti previsti dalla legge. «Significherebbe che i capi potrebbero costringere i lavoratori edili a lavorare ogni giorno per dieci ore durante i mesi estivi di maggiore calura.

E se il capo pianifica da solo il lavoro e nessun lavoratore edile sa quando potrà tornare a casa la sera, ne risentono la vita familiare e sociale», ha denunciato Nico Lutz, responsabile del settore Edilizia del sindacato Unia, nel suo intervento in chiusura della manifestazione sull’Helvetiaplatz.

Sono necessari salari più elevati perché il costo della vita aumenta

Malgrado l’ottimo andamento degli affari, negli ultimi due anni gli impresari costruttori si sono rifiutati di concedere un aumento salariale generale. Sotto la pressione incalzante del rincaro, la richiesta di aumenti salariali si fa sempre più urgente.

Gli impresari costruttori propongono invece un accordo meschino: aumenti salariali in cambio della deregolamentazione degli orari di lavoro. È scandaloso. La salute dei lavoratori edili non è in vendita. I salari più elevati sono necessari perché il costo della vita aumenta!

Un nuovo CNM con più protezione e condizioni più eque

La manifestazione dei lavoratori edili si è resa necessaria perché nelle trattative gli impresari costruttori non hanno dato segnali di voler entrare nel merito delle legittime rivendicazioni degli edili.

«Ci aspettiamo che al tavolo delle trattative gli impresari costruttori entrino finalmente nel merito delle nostre rivendicazioni, affinché possiamo discutere soluzioni concrete» ha sottolineato Nico Lutz.