Lavoratori della Crai Suisse SA in sciopero

Niente di muove alla Crai Suisse SA: i dipendenti hanno deciso di incrociare le braccia a tempo indeterminato.

Le lavoratrici e i lavoratori del centro logistico di Crai Suisse SA di Riazzino sono in sciopero per protestare contro le decurtazioni salariali e i licenziamenti decisi dalla direzione dell'azienda e per chiederne l'annullamento. Uno sciopero che sta coinvolgendo anche il personale dei negozi Cmarket presenti sul territorio cantonale e minacciati di chiusura.

Riuniti stamani in assemblea, i dipendenti hanno giudicato inaccettabili i provvedimenti adottati dalla direzione di Crai Suisse SA (azienda legata all'omonimo gruppo italiano nato nel 1973 a Desenzano del Garda e con sede a Milano), che nel 2014 ha proceduto a una riduzione generalizzata dei salari e che da alcuni mesi beneficia dell'indennità per lavoro ridotto, ottenuta in seguito al rafforzamento del franco sull'euro.

Nonostante questo, nelle scorse settimane la direzione di Crai Suisse SA (che in Svizzera è presente anche nei Grigioni e a La Chaux-de-Fonds) ha notificato una serie di licenziamenti ed ha annunciato che altre seguiranno. Per il momento sono 7 le persone interessate, ma potrebbero diventare anche una quindicina tenuto conto che la direzione ha già deciso la chiusura dei negozi di Cassarate, Cugnasco, Sementina e Novazzano e che prossimamente intenderebbe chiuderne altri degli 8 presenti in Ticino e gestiti direttamente da Crai Suisse SA (con i restanti punti vendita esistono invece contratti di affiliazione commerciale, di franchising).

Una minaccia che in queste ore sta spingendo i dipendenti di tutti i negozi Cmarket ad unirsi all'azione di protesta in corso a Riazzino.
L'assemblea del personale ha deciso di sospendere il lavoro fintanto che la direzione non annullerà i licenziamenti e reintegrerà in azienda le persone toccate e non si impegnerà ad avviare immediatamente trattative con il sindacato Unia per la sottoscrizione di un Contratto collettivo di lavoro.