Unia sostiene il referendum contro la sorveglianza degli assicurati

A marzo il Parlamento ha varato una nuova legge sull’assicurazione che consente di sottoporre i beneficiari di assicurazioni sociali a una sorveglianza senza precedenti. Unia si oppone a queste forme di vigilanza arbitrarie e pregiudizievoli, sostenendo il referendum contro la sorveglianza degli assicurati.

A marzo di quest’anno il Parlamento ha varato una nuova legge sull’assicurazione. Casse malattie, AVS, AI o SUVA acquisiscono facoltà superiori a quelle riservate al corpo di polizia: d’ora in poi per spiare gli assicurati sarà infatti possibile utilizzare registrazioni audio e video effettuate in luoghi privati nonché localizzatori GPS e droni. Unia si oppone a queste forme di controllo arbitrarie e pregiudizievoli, sostenendo il referendum contro la sorveglianza degli assicurati.

Sospetto generalizzato verso tutti gli assicurati

Attraverso questa legge la popolazione sarà vittima di un sospetto generalizzato e vedrà brutalmente violata la propria privacy. Ciò è ancor più scandaloso, in quanto già le cifre del 2016 hanno dimostrato che un monitoraggio su tre di fruitori di rendite sociali era infondato.

In altre parole si spiano i pesci piccoli lasciando via libera ai grandi impostori, mentre il Parlamento chiude gli occhi proprio dove varrebbe davvero la pena di aguzzare la vista: da anni la maggioranza parlamentare di destra impedisce infatti qualsiasi tentativo di perseguire più efficacemente gli evasori fiscali, malgrado si sappia che così facendo si privano le casse dello stato di diversi miliardi di franchi.

Prova di forza politica dei gruppi assicurativi

Il Parlamento ha ceduto alla massiccia pressione lobbistica esercitata dai grandi gruppi assicurativi, approvando una legge che consente ai detective privati di sorvegliare soggiorni e terrazze senza passare attraverso l’autorizzazione di un tribunale e con qualsiasi mezzo tecnico che consenta di spiare le persone nei luoghi pubblici e privati. Anche l’autorizzazione di un giudice, a verifica della fondatezza del sospetto di una compagnia assicurativa, non sarà necessaria se non per l’impiego della geolocalizzazione (tramite GPS e droni).