1° maggio: più protezione, meno discriminazioni

Il 1° maggio, festa delle lavoratrici e dei lavoratori in tutta la Svizzera

In oltre 50 località di tutta la Svizzera si sono tenute oggi manifestazioni per il 1° maggio, festa delle lavoratrici e dei lavoratori. «Un futuro per tutti. Più sociale. Più equo»: con questo slogan decine di migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere un’AVS forte e pensioni sicure, rivendicare salari equi e parità salariale e opporsi allo sfruttamento e dal dumping.

I partecipanti hanno inoltre espresso con forza la loro opposizione a un indebolimento della legge sul lavoro e all’aumento dello stress sul posto di lavoro. Inoltre hanno chiesto più diritti per tutti e sottolineato la necessità di una solidarietà internazionale contro i muri e le discriminazioni e per buone condizioni di lavoro e una giustizia sociale globale.

Unia al 1° maggio

Unia, il più grande sindacato svizzero, ha avuto un ruolo di primo piano nelle manifestazioni per la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori. La presidente Vania Alleva ha messo al centro dei suoi discorsi a Berna e a Thun la scarsa considerazione per il lavoro. Inoltre ha ricordato che solo l’unità e la solidarietà possono condurre a una società migliore. È per questo che lottiamo.

«Un futuro per tutti. Più sociale. Più equo»

Traendo spunto dallo slogan di questo 1° maggio, anche i membri del Comitato direttore di Unia Corrado Pardini. Corinne Schärer e Véronique Polito hanno rivendicato nei loro discorsi un buon futuro per tutti, sotto forma di salari equi e pensioni per tutti, di una migliore protezione contro i licenziamenti soprattutto per i lavoratori più anziani e per una digitalizzazione dell’economia che rispetti le garanzie sociali.

Foto del 1° maggio

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