Dieci anni fa, 1138 persone hanno perso la vita nel crollo della loro fabbrica

Una delegazione di Unia ha partecipato alla veglia per le vittime della fabbrica tessile Rana Plaza, 10 anni fa. (Foto: Martin Bichsel)

Un gruppo di attiviste e attivisti, tra cui una delegazione di Unia, si è riunito lunedì 24 aprile 2023 a Berna per una commemorazione, a dieci anni dal crollo di una fabbrica tessile in Bangladesh. La catastrofe era costata la vita a più di mille persone. Congiuntamente ad altre organizzazioni, Unia esige maggiore responsabilità e trasparenza nell’industria tessile.

Il 24 aprile 2013, 1138 persone hanno perso la vita e oltre 2000 sono rimaste ferite nel crollo della fabbrica tessile Rana Plaza in Bangladesh. I sopravvissuti e i familiari delle vittime soffrono ancora oggi per le conseguenze di questo dramma. Unia si unisce a Public Eye, Solidar e altre organizzazioni per commemorare la tragedia avvenuta dieci anni fa.

Maggiore sicurezza

Dal 2013 la sicurezza dei dipendenti è migliorata in Bangladesh. Grazie a un accordo sulla protezione contro gli incendi e la sicurezza degli edifici, milioni di operai e operaie tessili lavorano oggi in condizioni migliori. Ad oggi, solo Coop, Migros, Tally Weijl e Triumph hanno sottoscritto l’accordo. Un accordo analogo è entrato in vigore di recente anche in Pakistan. Ma la lotta deve continuare, perché il modello d’affari del settore è rimasto pressoché immutato: pratiche d’acquisto abusive, condizioni di lavoro precarie, repressione dei sindacati, salari da fame e spreco di risorse. 

Maggiore trasparenza

Per questa ragione Unia, congiuntamente ad altre associazioni, chiede al Consiglio federale di adottare leggi che impongano una maggiore responsabilità e trasparenza nella catena di approvvigionamento dell’industria tessile. Già dopo la catastrofe del Rana Plaza nel 2013, il sindacato aveva sostenuto l’accordo dei sindacati internazionali dell’industria tessile e della Campagna Clean Clothes (CCC) per una maggiore sicurezza negli edifici e la protezione contro gli incendi in Bangladesh.

Problemi anche in Svizzera

Anche in Svizzera la situazione lascia a desiderare. Gli impegni assunti sul piano internazionale non vengono tuttora rispettati, in particolare per quanto riguarda il rispetto della libertà sindacale. Troppo spesso Unia è  confrontata con difficoltà di accesso ai negozi e con dipendenti che temono rappresaglie se parlano con i segretari sindacali. La libertà sindacale è un diritto fondamentale di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Unia si batte per farla rispettare.