General Electric: Unia chiede trasparenza

Prima ondata di licenziamenti nel gennaio 2016: dipendentie popolazione locale lottano per salvare i 1300 posti di lavoro a rischio

Secondo quanto riportato dalla stampa, l’azienda statunitense General Electric starebbe pensando di cancellare altri 1300 posti di lavoro in Svizzera. Unia ha chiesto all’azienda di fare subito chiarezza e si è appellata alla politica, affinché si impegni a preservare i posti di lavoro.

Nessuna informazione

La misura di ristrutturazione prevista dalla multinazionale statunitense riguarderebbe i tre siti di produzione di Birr, Baden e Oberentfelden nel Canton Argovia. General Electric non ha informato né i rappresentanti del personale, né i partner sociali, né il comitato aziendale europeo, come sarebbe tenuta a fare in base al contratto collettivo di lavoro dell’industria MEM.

Appello alla politica

La multinazionale, che ha rilevato il reparto energia della Alstom nel 2015, aveva eliminato un numero analogo di impieghi l’anno scorso. Unia ha scritto immediatamente a General Electric, chiedendo un incontro in tempi brevi e informazioni dettagliate. Il sindacato ha rivolto inoltre un appello alle autorità politiche, e in particolare al ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann, affinché abbandonino la loro posizione attendista e si impegnino nella difesa dei posti di lavoro e per una politica industriale che salvaguerdi il settore produttivo svizzero.