Lavoratori sfruttati sul cantiere dei Trasporti pubblici ginevrini
Dopo una gara d’appalto pubblica, i lavori elettrotecnici sul cantiere dei depositi di autobus e tram dei TPG a Ginevra sono stati aggiudicati alla F.lli Zaffaroni S.r.l. Per realizzarli, un’altra società ha reclutato dei lavoratori dall’Italia meridionale. Li ha obbligati ad aprire un conto nella vicina penisola per il versamento del salario. Al gerente di questa impresa i lavoratori hanno dovuto anche consegnare le loro carte bancarie.
Una parte del salario è stata prelevata direttamente sui conti
Ai dipendenti sono stati consegnati dei conteggi salariali con paghe conformi al contratto collettivo di lavoro ginevrino dell’installazione elettrica. Ma il trucco c’era: una parte del salario è stata prelevata direttamente sui conti, non lasciando quasi nessuna traccia della frode.
8 e 10 franchi l’ora
I lavoratori non hanno inoltre ottenuto il pagamento di tutte le ore effettuate. Secondo calcoli di Unia Ginevra, il salario effettivamente versato si aggira tra 8 e 10 franchi l’ora.
Rinforzare la protezione dei salari
Questo caso si aggiunge a due scandali recentemente denunciati da Unia sui cantieri dell’impresa Goger AG a Zurigo e del tunnel FFS del Monte-Ceneri in Ticino, con centinaia di lavoratori colpiti da frodi simili. Unia esige che siano adottati provvedimenti per migliorare il sistema di controllo dei salari in Svizzera. Questi casi dimostrano con chiarezza che le protezioni sono insufficienti. Bisogna rinforzarle e non indebolirle come auspicano i difensori della versione attuale dell’accordo quadro tra Svizzera e Unione europea. Gli appalti pubblici devono anche dotarsi imperativamente di regole chiare per impedire questo tipo di abusi.