Per una nuova politica migratoria: manifestazione a Bellinzona

«Lottare per i diritti dei migranti vuol dire lottare per i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori»

Più di 500 persone sono scese in piazza sabato a Bellinzona per protestare contro le discriminazioni e chiedere il rispetto dei diritti di tutte e di tutti. La manifestazione è stata organizzata dal Comitato unitario per una nuova politica migratoria, di cui Unia fa parte.

«Lottare per i diritti dei migranti vuol dire lottare per i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori, perché le politiche escludenti colpiscono l’intera popolazione», ha detto Vania Alleva, presidente di Unia, durante il suo intervento alla manifestazione. «Non possiamo permettere che i lavoratori siano divisi sul terreno dei diritti. La spirale della precarizzazione colpisce indistintamente. Per questo la lotta dei migranti è la lotta di tutti i lavoratori».

Diritti per tutte e tutti

Altri interventi hanno sottolineato che la negazione dei diritti fondamentali a una parte della popolazione è indice del malessere di un’intera società. «La democrazia e la libertà o sono uguali per tutti o non sono niente», ha osservato un migrante intervenuto dal palco.

Contro una politica discriminatoria

La manifestazione, intitolata «Insieme per i diritti di tutte e tutti!», voleva lanciare un segnale forte contro le politiche molto restrittive in materia di migrazione condotte dal Dipartimento ticinese delle Istituzioni e mettere l’accento in particolare sull’importanza delle difesa dei diritti sociali, quali il diritto al lavoro, alla disoccupazione, alla salute, alla famiglia e alla casa.

Alla manifestazione hanno partecipato anche i delegati alla commissione migrazione di Unia, riunitasi lo stesso giorno a Bellinzona.