Nell’orologeria si chiede più salario, più tempo e rispetto

Il 14 giugno le donne dell’orologeria hanno elaborato un catalogo di rivendicazioni

Sostenuti da Unia, le/i dipendenti dell’orologeria hanno consegnato alla Convenzione padronale un catalogo di rivendicazioni redatto nella Vallée de Joux in occasione dello sciopero delle donne: chiedono salari migliori, una migliore organizzazione dell'orario di lavoro e più rispetto per le donne.

Nei mesi che hanno preceduto lo sciopero delle donne, Unia ha sostenuto l’elaborazione di rivendicazioni concrete per migliorare la situazione delle donne che lavorano nel settore orologiero (sono circa 25'000) e per porre fine alle persistenti disuguaglianze. Riuniti giovedì scorso a Neuchâtel, gli esponenti della commissione dell’orologeria di Unia hanno deciso di sostenere collettivamente queste rivendicazioni presentate nella Vallée de Joux.

Ci vogliono aumenti salariali

I salari minimi del personale non qualificato, categoria dove le donne sono numerose, non permettono di vivere dignitosamente.

Nel settore orologiero lo scarto salariale lordo tra donne e uomini si attesta ancora al 24,8%. Insieme a Unia, le lavoratrici e i lavoratori dell’orologeria rivendicano un controllo indipendente per individuare e far correggere le disparità salariali e un rialzo dei salari minimi.

Migliore organizzazione del tempo

Oltre al congedo maternità, le/i dipendenti rivendicano un congedo parentale da suddividere tra il padre e la madre e che le imprese sostengano soluzioni di custodia dei bambini. Per la protezione delle donne incinte esigono che non si facciano più pressioni durante il periodo della gravidanza e che vi sia la garanzia del posto di lavoro al termine del congedo maternità. Va inoltre agevolato il lavoro a tempo parziale.

Dare più responsabilità alle donne e smetterla con le molestie

Nel settore dell’orologeria sono troppe poche le donne (1,1%) che occupano posti dirigenziali. È pertanto necessario migliorare il loro accesso alle posizioni di quadri e di dirigenti.

Va applicata una tolleranza zero per comportamenti sessisti e molestie sessuali, indipendentemente dal livello gerarchico di chi è coinvolto.

CCL di obbligatorietà generale

Sono oltre 8'000 le/i dipendenti del settore che continuano a non godere della protezione e dei vantaggi del contratto collettivo di lavoro (CCL).

Poiché da troppo tempo questa situazione segna il passo, nel catalogo delle rivendicazioni si chiede che il CCL dell’orologeria sia dichiarato di obbligatorietà generale.