La lettera delle lavoratrici: un salario per vivere!

Zurigo, Winterthur e Kloten consegnate le firme a favore di un’iniziativa per un salario minimo dignitoso

Egregi membri del Consiglio comunale, ci rivolgiamo a voi a nome di quelle cittadine e quei cittadini di Zurigo che non riescono a vivere con il loro salario. Più di 17 000 di noi lavorano in questa città e fanno fatica a vivere qui.

Io, Fátima, lavoro come donna delle pulizie per due datori di lavoro per un salario mensile di soli 2600 franchi lordi. Con questo magro stipendio, posso a malapena pagare l'affitto, ma non posso permettermi un corso di tedesco e certamente non posso risparmiare. In realtà vivo per il lavoro. Il virus ha peggiorato la nostra situazione. In questo momento molti dei miei colleghi stanno perdendo il loro impiego e questo crea paura. In un paese ricco come la Svizzera, questo non può accadere! Per questo motivo sostengo l'iniziativa "Un salario per vivere" che è appena stata presentata.

Mi chiamo Beatriz e lavoro in un ristorante di lusso. Anche se lavoro fino a nove ore al giorno in piedi per cinque giorni alla settimana - sabato e domenica compresi - guadagno a malapena 3000 franchi al mese. Con le misure contro il coronavirus e il lavoro a orario ridotto, la situazione è diventata ancora più precaria, poiché guadagno solo l'80% del mio stipendio e alla fine del mese devo quindi tirare avanti con meno di 2.500 franchi. Prima ricevevamo anche più mance. Con queste potevo pagare l'assicurazione sanitaria. Ora ricevo solo circa 100 franchi al mese di mance.

Come può una donna che lavora essere indipendente e autonoma se dedica tutto il suo tempo al lavoro e rimane ancora povera? Vivere in una città come Zurigo con un salario così basso significa dipendere da un partner o dallo Stato. Questo non è il futuro che voglio per me. Ma guadagnare 19 franchi all'ora è la mia realtà.

Mi impegno a favore di un salario minimo di 23 franchi perché questa cifra fa la differenza: guadagnare quattro franchi in più potrebbe non sembrare molto. Ma per me è un grande passo verso una vita più dignitosa. Per me significa non dover pensare due volte prima di prendere un appuntamento dal medico, andare al cinema una volta al mese o al ristorante. Voglio vivere per qualcosa che non sia solo lavoro.

Vi chiediamo di consegnare questa importante iniziativa al consiglio comunale con un atteggiamento positivo. Molte altre colleghe e colleghi di altri settori socialmente rilevanti a basso salario non possono votare in Svizzera. Questa lettera destinata a voi è un'opportunità per noi di impegnarci politicamente per migliorare la nostra situazione.

Un salario orario garantito di 23 franchi significherebbe per molte di noi poter far parte della vita sociale. Un salario minimo a questo livello assicura la nostra esistenza, ci permette di sfuggire la povertà e di vivere dignitosamente.