Nuovo CCL per il mestiere di parrucchiere

Il CCL permette di lottare più efficacemente contro il dumping salariale e la pseudo-indipendenza.

Unia, Syna e CoiffureSUISSE si rallegrano per la decisione del Consiglio federale di conferire l’obbligatorietà generale al nuovo CCL per il mestiere di parrucchiere. A partire dal 1° marzo 2018, il lavoro di circa 11'000 lavoratrici e lavoratori occupati in questo ramo professionale sarà valorizzato e protetto. Il CCLcomporta importanti miglioramenti salariali e permette di lottare più efficacemente contro il dumping salariale e la pseudo-indipendenza.

Il nuovo CCL entrerà in vigore il 1° marzo 2018. Riguarderà 4279 saloni di parrucchieri che impiegano attualmente 10'900 persone.

Notevoli miglioramenti salariali

Il CCL prevede in particolare l’introduzione di un nuovo sistema salariale. Il salario minimo per le parrucchiere e i parrucchieri con diploma AFC sarà di 4000 franchi dal 5° anno e per le impiegate e gli impiegati con diploma CFP di 3900 franchi. Il CCL prevede inoltre l’introduzione di un salario minimo per le lavoratrici e i lavoratori senza una formazione riconosciuta. Il loro salario sarà di 3800 franchi a partire dal 5° anno di pratica dopo la formazione. Il CCL introduce anche un nuovo supplemento salariale di 200 franchi per le collaboratrici e i collaboratori che formano gli apprendisti, promuovendo così le possibilità di carriera all’interno del ramo professionale.

Altri progressi

Per le parti sociali, l’assoggettamento al CCL delle parrucchiere e dei parrucchieri che non vantano una formazione riconosciuta è un progresso incontestabile. L’accordo prevede anche un miglioramento delle condizioni di lavoro per le donne e le famiglie (soppressione delle deduzioni in caso di rientro in servizio dopo un’assenza prolungata, congedo in caso di malattia di un figlio, congedo di paternità di 5 giorni).

Le parti sociali si sono inoltre accordate sugli strumenti volti a contrastare la pseudo-indipendenza (casi di affitto abusivo di poltrona) e gli pseudo-stage. Hanno anche intrapreso importanti passi per intensificare la loro attività di controllo, in particolare in Ticino. Unia, Syna e CoiffureSUISSE si augurano che questo nuovo CCL permetta di lottare con maggiore efficacia contro il dumping salariale nel ramo professionale.