Conflitto alla Smood

Per anni i corrieri e le corriere Smood hanno si sono impegnati con Unia per migliorare le loro inaccettabili condizioni di lavoro. Alla fine del 2021, il conflitto ha raggiunto il culmine con uno sciopero di cinque settimane in undici città della Svizzera romanda.

Ogni giorno, le impiegate e gli impiegati di Smood consegnano pasti di McDonald’s e altri ristoranti e prodotti di Migros, che i clienti possono ordinare tramite un'app.

Malgrado diversi interventi presso la direzione dell’azienda, Smood non è stata finora disposta a risolvere i problemi segnalati dal personale. Per far sentire finalmente la loro voce, alle fine del 2021, le impiegate e gli impiegati hanno incrociato le braccia in varie città della Svizzera romanda. Un processo di conciliazione condotto dall'organo di conciliazione cantonale di Ginevra (CRCT) ha portato a una serie di raccomandazioni a Smood che corrispondono in gran parte alle richieste dei lavoratori. Smood ha finora rifiutato di attuare queste raccomandazioni.

Le rivendicazioni del personale Smood

  • salari corretti
  • pagamento per tutto il tempo in cui rimangono a disposizione del datore di lavoro (compresi i tempi di attesa).
  • una migliore pianificazione degli orari di lavoro
  • il pagamento di tutte le spese, in particolare per l'utilizzo di veicoli privati
  • il pagamento rapido e trasparente di tutte le ore di lavoro straordinario
  • la rinuncia alle sanzioni abusive
  • supplementi corretti per il lavoro svolto la domenica e nei giorni festivi
  • una distribuzione equa e trasparente delle mance

Smood, ascolta i tuoi corrieri!

Le corriere e i corrieri godono del massiccio sostegno della popolazione. Nel giro di tre settimane, ben 12’247 persone hanno firmato una petizione di solidarietà a sostegno delle rivendicazioni del personale. Il 23 novembre, una delegazione di scioperanti ha consegnato la petizione a Smood. Il messaggio è chiaro: Smood deve sedersi immediatamente al tavolo delle trattative per migliorare le condizioni di lavoro.