Giù le mani dalla Legge sul lavoro!

Alcune iniziative parlamentari attualmente in discussione minacciano la Legge sul lavoro.

La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N) si è espressa ieri (21 febbraio) per un massiccio smantellamento della legislazione sul lavoro. La decisione mira a neutralizzare misure fondamentali di protezione dei lavoratori quali le norme sulla durata massima del lavoro e sui tempi di pausa e di riposo. Le condizioni di lavoro di buona parte della popolazione rischiano di deteriorarsi.

L’approvazione delle iniziative parlamentari della consigliera agli Stati Karin Keller-Suter, del consigliere agli Stati Conrad Graber e del consigliere nazionale Marcel Dobler da parte della CET-N è un attacco diretto a importanti norme di protezione fissate dalla legge sul lavoro. Keller-Suter e Graber vogliono eliminare l’obbligo di registrazione delle ore di lavoro per buona parte delle lavoratrici e dei lavoratori - anche contro la loro volontà e senza ulteriori misure protettive nei contratti collettivi di lavoro (CCL).Unia

si opporrà con fermezza a ogni tentativo di smantellamento della legge sul lavoro.

Mantenere il livello di protezione – rafforzare il CCL

La legge sul lavoro è sovente l'unico strumento di protezione contro i turni di 24 ore su 24, gli orari frammentati e la raggiungibilità ininterrotta. Il livello di protezione attuale deve essere salvaguardato a tutti i costi. Inoltre, misure di tutela della salute devono essere meglio ancorate nei contratti collettivi di lavoro e gli orari di lavoro necessitano di una regolamentazione chiara riguardo alle nuove sfide (per es. raggiungibilità, telelavoro).