Calura sui cantieri: attenzione!

Il datore di lavoro è responsabile della salute dei dipendenti – gli aspetti essenziali in caso di calura sui cantieri.

I giorni di canicola rendono il lavoro sui cantieri ancora più faticoso e pericoloso. Per proteggere i lavoratori edili occorre osservare le norme di sicurezza e rallentare o sospendere i lavori. I ritardi causati dal coronavirus non devono andare a scapito della salute dei lavoratori.

In molti cantieri si continua a lavorare a pieno regime anche in caso di eccessivo calore, poiché nell’edilizia la pressione sui tempi di consegna è molto alta. A questo vengono ad aggiungersi i ritardi causati dalla pandemia di Covid.19.

Anche in caso di ritardi: la salute innanzitutto

Per recuperare i ritardi, non solo vengono spesso violate le norme di sicurezza in caso di calura, ma anche le misure di protezione contro il coronavirus. Entrambe le cose mettono in pericolo la salute e persino la vita dei lavoratori edili, unicamente per far rispettare una pianificazione spesso irrealizzabile sin dall’inizio.

Datori di lavoro chiamati alla responsabilità

Il datore di lavoro è responsabile della salute dei suoi dipendenti. Deve fornire

  • misure di protezione,
  • adeguare l’organizzazione del lavoro alle temperature elevate,
  • organizzare luoghi freschi per le pause
  • e concedere pause supplementari.

In caso di temperature dannose per la salute il lavoro va sospeso.

Controllare le misure di protezione

Nelle scorse settimane, il sindacato Unia ha avviato un’ampia campagna informativa sui cantieri di tutta la Svizzera e ha controllato il rispetto delle misure di protezione. Insieme ai lavoratori edili, Unia interverrà in caso di infrazioni.