Per una Svizzera moderna

Su otto milioni di persone che vivono in Svizzera, due non hanno il passaporto svizzero.

Il diritto svizzero è tra i più restrittivi in materia di naturalizzazioni. Un’associazione svizzera intende cambiare le cose. Per una volta si tratta di passare all’offensiva e non di difendersi dagli attacchi della destra populista in materia di diritti degli stranieri.

L’associazione svizzera Aktion Vierviertel è nata lo scorso anno, ovvero a 50 anni dall’introduzione del suffragio universale femminile in Svizzera.

Il 1971 è una data fondamentale per la storia della democrazia in Svizzera, ma non è certo un punto di arrivo: se prima erano le donne a essere escluse dal voto, oggi lo sono i cittadini e le cittadine senza passaporto rossocrociato.

Su otto milioni di persone che vivono in Svizzera, due non hanno il passaporto svizzero e quindi non possono votare. La diversità è diventata da tempo parte della vita quotidiana, le opportunità e i diritti sono però distribuiti in modo ineguale a livello politico, economico, sociale e culturale.

Secondo gli iniziatori dell’associazione, tutto questo reca danno non solo alle persone escluse dal voto, ma alla democrazia svizzera in generale.  

Il manifesto

Una delle sue prime azioni è stata stato quella di lanciare un manifesto a favore di una naturalizzazione più semplice. Il documento, disponibile online in più di 20 lingue, può essere ancora firmato.

Tra i primi firmatari troviamo Vania Alleva, Presidente di Unia, e Hilmi Gashi, responsabile per Unia delle politiche migratorie. Quest’ultimo, impegnato in prima linea nell’associazione, dichiara: «Le migrazioni hanno regalato ricchezza culturale, sociale ed economica alla Svizzera. Negare la cittadinanza e il diritto di voto a così tante persone è una mancanza di riconoscenza, è una prospettiva miope e anacronistica».

Promuovere la naturalizzazione

Le procedure attuali per ottenere la cittadinanza si basano sul sospetto, hanno un carattere di selettività palese, sono lente e costose. Secondo gli attivisti dell’Aktion Vierviertel tutto questo deve cambiare.

Il manifesto afferma: «Le persone che vivono in Svizzera e che non hanno ancora il passaporto devono essere accolte, sostenute e invitate alla naturalizzazione. Una misura efficace in tale senso, ad esempio, è la rinuncia ad applicare tasse di naturalizzazione».

Anche i bambini nati in Svizzera, così è scritto nel manifesto, dovrebbero ottenere automaticamente la cittadinanza.

Si tratta al momento di rivendicazioni difficili da ottenere, ma intanto il gruppo si è già attivato per pianificare una lunga campagna che culminerà con un’iniziativa a favore di un miglioramento decisivo delle regole per ottenere il passaporto rossocrociato. Non è più possibile aspettare, è ora di agire.