Innovazione e sicurezza: CCL MEM 2018 all’avanguardia

Il nuovo contratto collettivo di lavoro dell’industria metalmeccanica ed elettrica (CCL MEM) può entrare definitivamente in vigore il 1° luglio. Il sindacato Unia, ultima parte contraente a esprimersi sul risultato negoziale, ha approvato il nuovo CCL. Il contratto introduce numerosi miglioramenti per le lavoratrici e i lavoratori, tra cui la compensazione automatica del rincaro sui salari minimi e la «Passerella MEM 4.0», che rappresenta un’importante innovazione in materia di formazione professionale.

Il nuovo CCL MEM è stato negoziato tra febbraio a giugno. Le delegate e i delegati all’odierna Conferenza professionale Unia dell’industria MEM lo hanno approvato. Anche l’ultima parte contraente ha così dato il via libera al CCL, che entrerà in vigore il 1° luglio e sarà valido fino al 30 giugno 2023. Gli oltre 100‘000 occupati e occupate del ramo MEM che sottostanno al CCL beneficiano in particolare dei seguenti miglioramenti:

Salari:

  • compensazione automatica del rincaro sui salari minimi
  • controllo capillare dei salari minimi tramite società di revisione
  • aumento annuo dei salari minimi più bassi di 30 franchi
  • salario minimo di riferimento più elevato per il personale qualificato, valido per più del 90% del personale

Conciliazione della vita familiare e professionale:

  • promozione mirata delle donne nelle aziende
  • riduzione temporanea dell’orario di lavoro in caso di obblighi familiari
  • riunioni nelle aziende solo tra le 9:00 e le 17:00

Passerella MEM 4.0:

  • introduzione di un «tirocinio professionale per adulti» come risposta innovativa alla digitalizzazione
  • sostegno alle occupate e agli occupati nel perfezionamento e nella riqualifica, con possibilità di di ottenere un (secondo) diploma professionale riconosciuto
  • soluzione basata su un concetto elaborato dal sindacato Unia

Protezione dei lavoratori più anziani:

  • ogni intenzione di licenziare una persona di età superiore a 55 anni deve essere esaminata individualmente cercando alternative al licenziamento. Le persone interessate hanno inoltre il diritto di essere sentite
  • termini di preavviso più lunghi per i dipendenti dai 55 anni di età e 10 anni di servizio

Articolo di crisi

  • riduzione della durata massima dell’applicazione delle misure di crisi straordinarie da 30 a 24 mesi
  • i datori di lavoro devono garantire la trasparenza delle misure adottate nei confronti delle parti sociali e motivare tali misure
  • i lavoratori hanno il diritto di coinvolgere il loro sindacato

Respinto l’attacco agli orari di lavoro

Il sindacato Unia è inoltre riuscito a respingere la rivendicazione principale dell’associazione padronale Swissmem, che puntava ad aumentare l’orario di lavoro settimanale da 40 a 42 ore. Unia è riuscita a imporsi in una questione d’importanza cruciale: la settimana di 40 ore resta inalterata.