Franchising

Un rischio per i salariati

Il sistema del franchising è sempre più diffuso nel commercio al dettaglio. Coop, Migros, Denner, Spar, Valora e Tally Weijl vi fanno ricorso, scorporando le proprie filiali per affidarle a terzi indipendenti. I grandi  perdenti sono i salariati.

Il settore dei negozi di alimentari è in pieno sviluppo

Sempre più negozi sono gestiti in franchising. Fra le molteplici insegne di  franchising troviamo Coop Pronto, Migrolino, Spar o Denner Satellite. Questi negozi di generi alimentari non sono gestiti da collaboratori dipendenti, bensì da imprenditori indipendenti che si assumono i rischi finanziari. Dal canto suo, l’azienda concedente («franchisor») mette a disposizione la sua insegna e, il suo know-how, unitamente alla merce.

Nel mese di giugno del 2014 Migros ha aperto il suo 250.mo  negozio Migrolino e nel medesimo momento Coop apriva il suo 261.mo  Coop Pronto. Questi negozi, dagli orari d’apertura spesso prolungati, sono gestiti come aziende di famiglia. Questa formula consente di aggirare il diritto sul lavoro (ad esempio, riguardo agli orari di apertura). Il Tribunale federale è intervenuto presso Coop per fare cessare questa prassi.

Rischi per i lavoratori

I salariati di questi piccoli negozi di generi alimentari non sono assunti alle stesse condizioni degli impiegati delle grandi distributrici. Il proprietario del negozio di franchising, spesso indebitato poiché ha operato un investimento importante, trasmette la pressione finanziaria che grava su di lui ai dipendenti, pagandoli male e offrendo loro condizioni di lavoro precarie. I dipendenti di Coop e Migros sono coperti da un contratto collettivo di lavoro (CCL) che non ha alcun valore per ll il personale delle reti Migrolino e Coop Pronto.

Unia propone delle soluzioni per i salariati

Nonostante il fatto che l’unica soluzione soddisfacente sarebbe l’istituzione di un contratto collettivo nazionale dichiarato d’obbligatorietà generale (come nell’edilizia o nel settore alberghiero e della ristorazione), a breve termine, secondo Unia, sono ipotizzabili altre correzioni:

  • estendere i CCL aziendali al personale delle reti di franchising;

  • completare i contratti di franchising accordando includendovi le condizioni di lavoro delle aziende concedenti, nei casi in cui vigono dei CCL; 

  • specificare le condizioni d’assunzione del personale nel codice deontologico della Federazione svizzera del franchising (FSF).