La Exten SA non dialoga e taglia i salari!

Dalle 5.00 di giovedì mattina gli operai dell’azienda Exten SA di Mendrisio (TI), sostenuti dal sindacato Unia, hanno bloccato la produzione, rifiutandosi di lavorare. Il motivo è semplice quanto drammatico. La proprietà della Exten SA ha imposto dei tagli salariali del 26% per i frontalieri e del 16% per i residenti, naturalmente sfruttando il rafforzamento del franco svizzero sull’euro.

La Exten SA produce, lavora e commercializza materie plastiche ed impiega attorno 100 persone. A partire da fine gennaio, senza fornire spiegazioni, la direzione annuncia ai dipendenti la sua decisione di decurtare i salari dei lavoratori dal 1° di marzo in poi.

Oggi, un operaio turnista alla Exten SA guadagna un salario di base pari a 3'200 franchi lordi (per 13 mensilità). Se questi proviene da oltre la frontiera, il suo salario base lordo passerà a 2'368 franchi mensili. L’operaio turnista residente vedrà passare la sua retribuzione a 2'688 franchi lordi.

I dipendenti non accettano questa situazione

A partire dall’11 febbraio, i dipendenti della Exten SA sono stati chiamati per firmare nuovi contratti di lavoro. Il sindacato Unia è intervenuto tempestivamente per chiedere l’apertura immediata di un confronto. I lavoratori non accettano questa nuova situazione e progressivamente nasce la volontà di reagire. Riuniti in assemblea mercoledì scorso, decidono di intraprendere un percorso di lotta, astenendosi dal lavoro, per esigere il rispetto dei propri diritti e della propria dignità.

Le trattative con la direzione non hanno avuto alcun risultato. Il personale continuerà lo sciopero almeno fino a lunedì.