Urgono aumenti salariali: tutte e tutti alla manifestazione del 16 settembre a Berna!

Gli aumenti salariali sono urgenti e necessari

Nel 2023, i salari sono diminuiti per la terza volta consecutiva. È tempo di invertire la tendenza. Sono necessari degli aumenti perché i prezzi e la produttività sono aumentati e i salari sono rimasti immutati per troppo tempo. In occasione della manifestazione del 16 settembre a Berna, lanciamo insieme un forte segnale a favore di aumenti salariali consistenti.

L'economia è in buona salute e il tasso di disoccupazione è tuttora basso: le lavoratrici e i lavoratori devono finalmente beneficiare della buona congiuntura. I datori di lavoro si lamentano della "carenza di manodopera qualificata" ma aumentano soprattutto i profitti e i salari dei dirigenti. Ora occorrono miglioramenti per tutte e tutti.

 

Perdita del potere d'acquisto: fino a 3000 franchi in meno per le famiglie

La situazione finanziaria della popolazione è peggiorata. L'attuale innalzamento dei prezzi dei beni di consumo, l'aumento degli affitti e dei premi dell’assicurazione malattia hanno provocato una forte perdita del potere d'acquisto. Nel 2024, gli affitti e i premi dell’assicurazione malattia subiranno nuovamente un forte aumento. A questo aumento viene ad aggiungersi un innalzamento dell'IVA dello 0.4 percento.

Senza aumenti salariali, l'anno prossimo una coppia con due figli disporrà di 3'000 franchi in meno.

Anche le lavoratrici e i lavoratori devono beneficiare della buona congiuntura

Mentre le lavoratrici e i lavoratori vedono ridursi i loro salari, le aziende approfittano della buona congiuntura. Molte aziende hanno aumentato i prezzi a causa del buon andamento delle vendite e delle difficoltà di fornitura.

Nei loro ultimi rapporti trimestrali, le grandi imprese svizzere assumano a volte persino toni euforici. E questa tendenza si conferma anche nell'edilizia e nell'artigianato, che vantano portafogli ordini pieni all'inverosimile.

Rivendicazioni salariali di Unia

Per queste ragioni, il sindacato Unia rivendica degli aumenti sostanziali dei salari. Una breve panoramica illustra le rivendicazioni salariali per i rami professionali principali di Unia:

Commercio al dettaglio: (Coop, Migros, negozi delle stazioni di servizio): la piena compensazione del rincaro e il recupero delle perdite di potere d'acquisto, un aumento consistente dei salari minimi e l'innalzamento dei salari reali per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori.

Industria alberghiera e della ristorazione: l'adeguamento dei salari reali almeno nella stessa misura dell'aumento dei salari minimi degli ultimi due anni, ovvero pari almeno al 6%.

Lavoro interinale: la piena compensazione del rincaro e un aumento reale dei salari minimi tra i 200 e i 250 franchi.

Edilizia principale: la piena compensazione del rincaro e un aumento salariale generale pari almeno all'1%.

Edilizia secondaria: la piena compensazione dell'aumento del costo della vita e un aumento salariale dell'1% per tutte e tutti.

Orologeria: la compensazione automatica del rincaro grazie alle disposizioni del contratto collettivo di lavoro, questo principio resta valido per quest'anno.

Industria MEM: la compensazione del rincaro garantita per i salari minimi. I salari reali sono negoziati nelle singole aziende dalle commissioni del personale. Unia esige il recupero delle perdite salariali degli ultimi anni, la piena compensazione del rincaro nonché un aumento dei salari reali.

Industria chimica e farmaceutica: Unia punta a rivendicazioni salariali incentrate sulla piena compensazione del rincaro, la compensazione degli aumenti dei premi dell'assicurazione malattia e un aumento dei salari reali, che si traduce in un aumento del 5% circa.

Tutte e tutti alla manifestazione a Berna!

Gli aumenti salariali non cadono dal cielo: per ottenerli è necessario mobilitarsi! Ecco perché Unia, congiuntamente all'Unione sindacale svizzera, chiama tutte e tutti a partecipare alla manifestazione nazionale per i salari del 16 settembre a Berna. Lanciamo insieme un segnale forte e chiaro per una migliore ridistribuzione del reddito da lavoro.