Amianto – uno scandalo a livello mondiale

Senza maschere di protezione, molti lavoratori fanno a pezzi vecchie navi sulla spiaggia di Chittagong (Bangladesh).

L’amianto è pericoloso e ha già provocato la morte di migliaia di persone. Eppure, circa 125 milioni di lavoratrici e lavoratori in tutto il mondo entrano ancora oggi in contatto con questo materiale cancerogeno. Succede soprattutto nei paesi poveri.

Unia, in collaborazione con l’organizzazione umanitaria Solidar Suisse, lotta per una migliore protezione delle lavoratrici e dei lavoratori e per vietare l’amianto a livello mondiale.

Ogni anno l’amianto provocata 100'000 morti

L’amianto è vietato in Svizzera dal 1990. Eppure ancora ogni anno 120 persone muoiono qui da noi a causa dei suoi effetti a lungo termine. In molti paesi questo materiale non è vietato. L’industria lo utilizza ancora senza scrupoli. Le conseguenze sono devastanti: più di 100'00 persone muoiano ogni anno per malattie dovute all’amianto.

Sostenere le lavoratrici e i lavoratori in Bangladesh

Nella città portuale di Chittagong in Bangladesh (Asia meridionale) oltre 100'000 persone sono attive nella demolizione di vecchie navi. Si tratta di uno tra i lavori più pericolosi al mondo, afferma l’Organizzazione internazionale del lavoro. Le condizioni in cui operano queste persone sono pessime e i salari bassi. Incidenti mortali, infortuni e malattie professionali sono all’ordine del giorno. Le lavoratrici e i lavoratori sono spesso esposti anche all’amianto. Si stima che uno su tre si ammali dopo essere entrato in contratto con questo materiale cancerogeno. Solidar Suisse, la fondazione sindacale locale OSHE e Unia sostengono queste lavoratrici e questi lavoratori.

La Svizzera smaltisce all’estero a bassi costi

Anche compagnie marittime svizzere smaltiscono a basso costo navi in disuso in Bangladesh, Pakistan e India. È il caso della MSC con sede a Ginevra: è per importanza la seconda compagnia marittima al mondo. Esigiamo che queste compagnie garantiscano al personale addetto alla demolizione di queste navi condizioni di lavoro umane e che l’operazione avvenga nel rispetto dell’ambiente. Inoltre, materiali pericolosi come l’amianto devono essere rimossi e smaltiti in modo professionale.

L’amianto bianco va nella lista dei beni commerciabili pericolosi

L’amianto deve essere vietato in tutto il mondo. Per questo noi ci impegniamo in collaborazione con le organizzazioni sindacali internazionali IndustriALL e l’IBB (Internazionale edilizi e legno). In particolare, il pericoloso amianto bianco va inserito nell’elenco dei prodotti commerciabili pericolosi della «Convenzione di Rotterdam». Inoltre, in collaborazione con Solidar Suisse sosteniamo la rete asiatica Aban: organizza in tutto il continente asiatico attività per informare e formare sindacaliste e sindacalisti e attiviste e attivisti che lavorano al fine di mettere al bando l’amianto e per migliorare la prevenzione.