Coronavirus: quali sono i miei diritti?

Le misure di protezione contro il Coronavirus sono state revocate: quali sono ora i miei diritti e i miei doveri in quanto lavoratrice o lavoratore?

Con la fine della situazione particolare e la revoca delle misure di protezione, in termini giuridici il Covid-19 è equiparato a una normale malattia. La responsabilità per le misure di protezione adeguate a tutela della salute del personale compete di nuovo interamente al datore di lavoro. Questo ritorno alla normalità si ripercuote anche sul lavoro quotidiano.

Poiché il numero di contagi è tuttora elevato, permane una certa incertezza. Qui troverai le risposte alle domande più importanti.

Cosa è in vigore?

  • Il mio test è risultato positivo. Cosa devo fare?

    Come forse sai, dal 1° aprile 2022 l’obbligo di isolamento è revocato. Se il tuo test risulta positivo ma non sei malato/a, devi andare a lavorare.

    Se a causa della malattia sei inabile al lavoro, devi consegnare un certificato medico al datore di lavoro. Prima di andare dal medico, devi informarlo del test positivo.

    Il tuo test risulta positivo ma sei in grado di lavorare? Ti raccomandiamo di informare il tuo datore di lavoro affinché possa adottare le misure necessarie per proteggere dal contagio i tuoi colleghi e le tue colleghe (soprattutto le persone particolarmente a rischio).

  • Mi sento malato/a. Devo comunque andare a lavorare?

    In linea di principio, dal 1° aprile si applicano le stesse disposizioni come prima della pandemia.  Se sei malato/a, non dovresti andare a lavorare. L’obbligo di presentare un certificato medico già dal primo giorno di malattia o solo dopo un paio di giorni può variare a seconda del contratto di lavoro, del regolamento di lavoro o del CCL. Rivolgiti a noi. Saremo lieti di rispondere alle tue domande.

    Se hai sintomi, ma sei fondamentalmente in grado di lavorare, dovresti lavorare possibilmente da casa per proteggere gli altri. Il diritto al telelavoro non sussiste però più.

    Discuti con il tuo datore di lavoro la possibilità di lavorare da casa. Il datore di lavoro dovrebbe impartire istruzioni chiare in merito.

  • Il mio medico è sovraccarico di lavoro e non può inviarmi il certificato entro il termine prescritto. Come devo procedere?

    Comunica al tuo datore di lavoro – preferibilmente per iscritto – che a causa di una situazione eccezionale non sei purtroppo ancora in possesso del certificato medico, ma che provvederai quanto prima a inviarlo.

    L’Unione svizzera degli imprenditori invita i datori di lavoro a mostrarsi accomodanti affinché i lavoratori malati non si sentano costretti ad andare a lavorare.

  • Il mio datore di lavoro può mantenere le misure di protezione di sua iniziativa?

    Come prima delle direttive in materia di coronavirus, i datori di lavoro sono responsabili per la tutela della salute dei loro dipendenti.

    Laddove vi siano situazioni a rischio (contatto ravvicinato per un periodo di tempo più lungo, maggiore esposizione a persone eventualmente malate) il datore di lavoro può e deve adottare le misure di igiene e di protezione correnti intese a tutelare i dipendenti dal contagio, in particolare se si tratta di persone a rischio.

  • Ho diritto al telelavoro?

    La Svizzera non prevede il diritto al telelavoro. Nella misura del possibile, i datori di lavoro dovrebbero tuttavia permettere il lavoro a domicilio, in particolare per le persone particolarmente a rischio. In questo caso, l’obbligo di assistenza del datore di lavoro si applica in misura ancora maggiore.

    I dipendenti più vulnerabili dovrebbero continuare ad essere tutelati in modo particolare. È dunque possibile che possano continuare a lavorare da casa.

    Se sei una persona a rischio e devi tornare sul posto di lavoro, il datore di lavoro dovrebbe prevedere misure di protezione speciali, quali un’area di lavoro separata o l’uso delle mascherine.

    Raccomandiamo alle persone particolarmente a rischio di parlarne con il datore di lavoro, se si sentono insicure.

  • Devo restare a casa perché mio figlio è malato. Ho comunque diritto al salario?

    Nel caso di figli fino a 15 anni, su presentazione di un certificato medico, puoi prenderti cura di tuo figlio malato per tre giorni consecutivi senza riduzioni salariali. Sull’arco di un anno, hai diritto a 10 giorni. In virtù del tuo obbligo legale di occuparti di tuo figlio, a determinate condizioni potresti avere diritto a un periodo di tempo più lungo.

    Tuttavia solo se la cura del figlio non può essere delegata ad altri, perché, ad esempio, ha una malattia grave che rende necessaria la cura dei genitori.