Conferenza Coop di Unia: compensazione del rincaro e salari più elevati subito!

Le associate e gli associati di Coop vogliono fatti, non parole.

Oggi circa 70 delegate e delegati Unia che lavorano presso Coop si sono riuniti in occasione della Conferenza annuale Coop, organizzata dal sindacato. Hanno valutato le attività organizzate durante lo sciopero delle donne e definito le tappe successive per migliorare in modo duraturo le loro condizioni di lavoro. Hanno inoltre approvato le rivendicazioni per le trattative salariali dell’autunno 2023.

Per le delegate e i delegati Unia che lavorano presso Coop l’edizione 2023 dello sciopero delle donne è stato un importante passo avanti nell’ottica del miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. «Rispetto, più salario, più tempo»: lo slogan scandito il 14 giugno s’inserisce in una strategia a lungo termine che punta a migliorare le condizioni di lavoro di Coop per i dipendenti di entrambi i generi. Il tema del salario interessa un elevato numero di dipendenti. Lavorano, infatti, in un ramo a forte presenza femminile, colpito da discriminazioni strutturali. Devono far fronte a molteplici rincari: la spesa, l’affitto, i premi della cassa malati e i costi sanitari aumentano costantemente.

I salari devono recuperare il terreno perso

Le associate e gli associati di Unia che lavorano presso Coop lottano al fianco del loro sindacato per rafforzare il proprio potere d’acquisto. Le loro rivendicazioni sono chiare: Coop deve compensare le perdite salariali e il rincaro dei generi alimentari, dei premi della cassa malati, dell’affitto e dell’elettricità. È anche chiaro che i salari reali devono aumentare a fronte della crescente pressione per aumentare il rendimento e dell’incremento della produttività.

Tanto più che Coop ha un urgente ritardo salariale da recuperare. Un confronto settoriale mostra che l’azienda ha salari bassi. Dal 2022 il rincaro erode infatti il potere d’acquisto del personale: i salari reali diminuiscono. È tempo che le paghe aumentino e compensino le perdite salariali! Nella sua veste di secondo distributore al dettaglio svizzero e datore di lavoro socialmente responsabile, Coop è chiamata a dare il buon esempio nel ramo. 

Più rispetto: fatti, non parole

Dopo il grande sciopero delle donne, le associate e gli associati di Coop vogliono fatti, non parole: esigono riconoscenza per il loro duro lavoro e salari equi, sufficienti per vivere. Chiedono più rispetto da parte dei clienti e dei superiori, ma anche più attenzione per la loro salute, migliori possibilità di pianificare la vita familiare e sociale e giornate lavorative più brevi. Insieme alle loro colleghe e ai loro colleghi, le associate e gli associati di Unia continueranno a battersi per imporre le proprie rivendicazioni.